Le estinzioni del futuro prossimo e l'impatto che avranno sui libri per bambini.
I libri per bambini al tempo di Greta Thunberg si vanno arricchendo di storie sempre meno fantastiche e sempre piú realistiche. In particolare esse pongono un accento sulla coscienza ecologica e il rispetto della natura, spingendosi addirittura a fare risuonare un campanello d'allarme nei piú piccoli.
É quanto si legge in un recente articolo del Guardian che indaga su quello che appare come trend. Libri per eco-warriors in fasce, bambini a cui non é piú richiesto soltanto di immaginare, mangiare (e magari addormentarsi sereni), ma di iniziare fin da subito a sviluppare coscienza di vivere in un tempo di crisi.
Se questo é il 2020, ci chiediamo come saranno i libri dei bambini di qui a 10 o 15 anni. É abbastanza probabile che in questo periodo di tempo il pianeta potrebbe assistere all'estinzione di molte specie animali. Non solo specie rare e sconosciute, parlimo di alcuni degli animali piú iconici per l'umanitá in assoluto: varietá di elefante, di tigre, e anche il leone. Esistono libri per bambini che non mostrino almeno uno di questi animali?
La stessa Disney, che nella sua storia ha trasformato e riadattato il suo laboratorio di immaginario costantemente, riuscirebbe con difficoltá a fare meno di forme prese in prestito dalla natura e dai cliché piú riconoscibili in termini di caratteristiche fisiche e morali.
Se alcuni di questi animali si estinguerá, oltre alla perdita oggettiva in termini di biodiversitá, si tratterá di una catastrofe dell'immaginario. É dai tempi di Esopo che la favolistica morale opera questo transfer tra virtú e vizi umani e animali. Rimpiazzare la bonarietá e la memoria dell'elefante, il coraggio e la maestositá del leone, fino alla longilinea forma del collo della giraffa non sará facile. Tantomeno si potrá farlo come facciamo ancora oggi con i bambini.
Potremmo trovarci presto a raccontare di questi animali come facciamo con i dinosauri (altro genere di animale utilizzatissimo nell'industria editoriale per l'infanzia), con la sola differenza che non si riferiremo a un'epoca terminata decine di milioni di anni fa, ma al breve e convulso spazio temporale tra chi narra e chi ascolta.